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Dal Medioevo al Rinascimento, al Settecento: i luoghi della grande arte in Friuli
I MAESTRI DEL COLORE IN FRIULI – tre giorni
1° giorno: SESTO AL REGHENA
Arrivo della vostra comitiva a Sesto al Reghena, il piccolo borgo situato al confine con il Veneto e nato attorno alla millenaria Abbazia. Fondato nell’VIII secolo dai Longobardi, l’edificio religioso si erge ancor oggi in un’area ricca di verde e di acque, quasi un invito al raccoglimento ed alla serenità. L’intero complesso è impreziosito da affreschi che risalgono a varie epoche, dall’XI al XVI secolo, ma spiccano su tutti quelli di scuola giottesca che troviamo nel presbiterio. Dopo accurati restauri portati a termine nell’estate 2021, le opere hanno riacquistato la vivacità cromatica di un tempo e nuovi dettagli sono emersi, tali da indurre ad ipotizzare un intervento diretto proprio dello stesso Maestro toscano. Spostandosi nella vicina San Vito al Tagliamento, ne visitiamo il Duomo, autentico scrigno di opere dei tre famosi autori sanvitesi rinascimentali: Pomponio Amalteo, Andrea Bellunello e Giuseppe Moretto, oltre a quelle di altri artisti come il Padovanino, Gaspare Diziani, Francesco Zugno e sculture di Giovanni e Giuseppe Mattiussi. Nei pressi, la chiesa di Santa Maria dei Battuti conserva un portale del Pilacorte ed affreschi dell’Amalteo. Cena e pernottamento in hotel.
2° giorno:SPILIMBERGO E I BORGHI DEL PORDENONE
Colazione in hotel e mattinata dedicata alla visita di Spilimbergo, una delle più belle cittadine del Friuli occidentale, comunemente conosciuta come la "Città del Mosaico" in quanto qui opera la Scuola Mosaicisti del Friuli, erede dell'antica tradizione musiva romana e bizantina e quindi aquileiese e veneziana. Nel raccolto ed elegante centro storico cittadino, dove un tempo si ergeva il castello degli Spengenberg, antichi signori della città, sorgono ancor oggi residenze signorili rinascimentali ed accanto, nel Duomo trecentesco, troviamo varie opere medievali, tra le quali alcune del grande Vitale da Bologna, opere scultoree quattrocentesche del Pilacorte e una pala di Palma il Giovane, ma soprattutto le decorazioni del monumentale organo, opera di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, tra i maggiori esponenti della scuola veneta rinascimentale. Pranzo in ristorante cittadino. Nel pomeriggio le visiteproseguono alla volta della pedemontana pordenonese per raggiungere due borghi nei quali sono conservate alcune tra le più belle e significative opere del Pordenone. A Travesio, sulle pareti e nella volta del coro della Chiesa di San Pietro, troviamo uno splendido ciclo di affreschi raffiguranti le storie di San Pietro e San Paolo, episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento, figure di Santi, putti e figure femminili allegoriche. Affreschi che, per la tecnica e l’uso del colore sono tra i più rappresentativi dell’evoluzione artistica del pittore. Di un suo allievo, Pomponio Amalteo, è poi la Pala d’Altare. A Valeriano, frazione di Pinzano al Tagliamento, troviamo invece, nella Chiesa di Santo Stefano, la prima opera certa del Pordenone, un trittico a fresco del 1506, raffigurante San Michele Arcangelo con i santi Valeriano e Giovanni Battista. Nei pressi, l’Oratorio Santa Maria dei Battuti è un autentico gioiello artistico con una delle più alte opere del Pordenone: una Natività del 1524. Cena e pernottamento in hotel.
NOTA: su appuntamento è possibile visitare la Scuola Mosaicisti. La visita guidata dura approssimativamente un’ora e mezza.
3° giorno:UDINE ED IL TIEPOLO
Colazione in hotel e visita guidata ad Udine, capoluogo del Friuli. La città ha un innegabile fascino di impronta veneziana, evidente nelle architetture del suo centro storico. Piazza Libertà è ritenuta la “più bella piazza veneziana di terraferma” mentre Piazza Matteotti, o “delle Erbe”, è un salotto attorniato da portici, e, dal colle che la sovrasta, il castello, oggi in forme rinascimentali, domina sull’ampio panorama della pianura friulana. Udine nel Settecento fu la città nella quale Giambattista Tiepolo, tra i massimi esponenti del rococò e della decorazione monumentale, nonché erede della grande tradizione artistica veneta, raggiunse la sua maturità artistica. Possiamo ammirare la leggerezza ariosa dei suoi colori nelle opere custodite all’interno del Duomo o nell’Oratorio della Purità, ma è nel Palazzo Arcivescovile che troviamo i suoi capolavori, gli stupendi affreschi del soffitto e delle pareti della Galleria degli Ospiti. Pranzo in ristorante.
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