Napoleone trascorse in Friuli gran parte del 1797, era ancora un generale, ma già il suo comportamento è quello di un futuro sovrano. Un insolito itinerario storico ci porta a scoprire i luoghi che lo hanno visto protagonista
L’itinerario parte da
Udine, dalla centrale Piazza Libertà, definita anche “la più bella piazza veneziana di terraferma”. Qui, ironicamente nel cuore della venezianità udinese e opposta alla colonna con la statua del Leone di San Marco, si trova la “Statua della Pace”, commissionata da Napoleone per ricordare il famoso trattato firmato a Campoformido nel 1797 nel quale si sanciva la definitiva fine della Serenissima e la cessione dei suoi territori agli Asburgo d’Austria. Uscendo da Udine si percorre l’alberato Viale Venezia, voluto proprio da Napoleone e significativo esempio delle nuove soluzioni urbanistiche importate dalla Francia.
La successiva sosta è proprio
Campoformido dove, tra Austriaci e Francesi, venne firmato un trattato le cui clausole ebbero una valenza storica di livello europeo modificando profondamente le carte politiche dell’epoca. Rappresenta non solo la fine della Repubblica di Venezia, ma segna anche la fine del Sacro Romano Impero. Permette alla Francia di consolidare i suoi confini sul fiume Reno e all’Austria di aprirsi la strada sul Mediterraneo, pronta a spartirsi quanto resta dell’Impero Ottomano. Campoformido venne scelto in quanto era un luogo neutrale, a metà strada tra gli acquartieramenti francesi e quelli austriaci e rappresentava il nucleo abitato più vicino a Udine e quindi facilmente rintracciabile da corrieri e firmatari. La casa di Bertrando Del Torre, designata da Bonaparte e dai plenipotenziari austriaci come il luogo concordato per la firma, era tra le abitazioni più decorose e ben strutturate del paese e, pare che, per la sua ubicazione al centro della piazza, ospitasse una stazione di cavalli per il trasporto della posta. Sul palazzo è ancora visibile la lapide che ricorda l’evento. Ripercorrendo a ritroso il percorso fatto dai Francesi si raggiunge infine
Villa Manin, a Passariano, già sontuosa dimora dell’ultimo doge Ludovico Manin. All’interno della stupefacente dimora seicentesca si trova ancora la stanza dove il generale francese visse per circa due mesi e troviamo un ritratto attribuito a Jacques Louis David. Proseguendo in direzione di Pordenone arriviamo al
Ponte sul Tagliamento, luogo di una cruenta battaglia nel 1797 e dove il terreno conserva ancora traccia delle fortificazioni di allora. Si raggiunge quindi
Valvasone, piccolo borgo medievale, classificato come uno dei “più belli d’Italia”, dov’è possibile visitare le sale del castello che ospitarono il condottiero francese.