In collaborazione con: C.R.A.L. – A.P.T. GORIZIA
 
Partenza in mattinata verso il confine istriano. I primi abitatori noti dell’Istria furono gli Histri, di quali proviene il nome della penisola. Numerosi popoli e culture hanno lasciato le loro impronte e negli affreschi, infatti, sparsi per la regione, si sono conservati dei preziosi esempi di architettura civile e sacrale. Uno dei più preziosi si trova a Hrastovlije/Crastoglie. Qui, in un contesto architettonico ed ambientale particolarmente bello nella sua ruvidezza tipicamente carsica, troviamo i meravigliosi affreschi della chiesa romanica di Sv. Trojica/Ss Trinità, risalente al sec. XV che rientrano tra i tesori del patrimonio della pittura ad affresco medievale della regione. L'affresco più famoso è la Danza Macabra, raffigurante la debolezza e l'uguaglianza del povero e del ricco davanti alla morte. Proseguendo lungo le strade meno battute all’interno del territorio sloveno incontriamo piccoli borghi che sembrano immersi in un’atmosfera ancora sospesa nel tempo. È il caso di Krkavče/Carcase, piccolo borgo medievale registrato come patrimonio insediativo dalla Repubblica di Slovenia.  Il villaggio è costruito sulla viva roccia e offre splendidi panorami sui paesi e le colline circostanti. Nel suo territorio si trova un monolito alto 2,5 m con rilievo su entrambi i lati che rappresenta una delle maggiori attrazioni dell’Istria slovena. La pietra rappresenta un uomo (o una divinità, secondo alcuni il Dio del Sole) con le braccia aperte e con la testa circondata da raggi solari ed è forse l’unico menhir sloveno. Nella piazza al centro dell’insediamento e su due enormi piastre naturali di roccia, sorge la Chiesa di San Michele. Si tratta di una ricca chiesa barocca a navata unica con base rinascimentale e un campanile di tipo veneziano, che una volta fungeva da torre di difesa. Il piccolo borgo di Koštabona/Costabona sovrasta la Valle del Dragogna. Era un insediamento romano, e dove sorgeva il tempio della dea Bona (la Dea della salute dalla quale il paese prende il nome) oggi troviamo la parrocchiale dedicata ai SS. Cosma e Damiano, i santi medici, dove gli abitanti del loco si recavano, in continuità con la tradizione romana, con devota speranza di guarigione. Vi sono poi le chiese di Sant’Elia e Sant’Andrea, immerse in un panorama fatto di viti ed olivi. A Sveti Peter/San Pietro troviamo infine la casa di Tona Gorela, esempio di edificio abitato un tempo dai contadini istriani. Circondato da gelsi, ulivi e altre piante tipiche, la casa presenta al primo piano la cucina, un focolare e la camera cui si accede per una scala esterna. Tutte le stanze sono arredate con mobili e suppellettili d’epoca. Al piano terra si trovano invece la stalla, la cantina e soprattutto il frantoio per l’olio, tipico di questa zona dell’Istria. Siamo in una zona ad antica tradizione vinicola ed infatti il pranzo si terrà in una cantina tra le più celebri della zona, con menu tradizionale e visita alla cantina stessa. Nel pomeriggio, tempo a disposizione per una sosta libera lungo la costa prima del rientro in Italia.
 
Quote individuali di partecipazione  (min. 25 persone)
Soci lavoratori                                               € 80,00
Soci simpatizzanti                                          € 85,00
Soci giornalieri                                               € 90,00
Ragazzi 11-17 anni                                        € 70,00 
Bambini al di sotto degli 11 anni                    gratis
 
 
Le quote comprendono: - pullman - guida per le visite in mattinata - pranzo con menu tradizionale e bevande - visita a cantina di vino - assicurazione sanitaria-bagaglio Allianz - ingressi Hrastovlije e Casa di Tona Gorela
 
Le quote non comprendono: mance, extra personali e tutto quanto non espressamente indicato